Partitura audiovisiva per un paesaggio di macerie

Come riportato dal sito Solitary beach, in occasione del novantesimo anniversario del terremoto di Messina del 1908 è stata organizzata, l’8 dicembre 1998, all’interno del Messina Film Festival, la proiezione di un cortometraggio intitolato “La Sicilia della memoria” (della durata di circa 15 minuti, raddoppiati perché Battiato ha chiesto che dopo la fine le immagini venissero ri-proiettate alla rovescia) che montava e raccoglieva frammenti video provenienti da varie cineteche di tutto il mondo riguardanti il tragico evento in questione.
A Franco Battiato fu affidato il commento sonoro realizzato dal vivo, durante la proiezione, insieme a Manlio Sgalambro e ad Angelo Privitera.
Le cronache dell’evento narrano di una sonorizzazione in parte improvvisata e in parte fatta utilizzando materiali già noti: “Frammenti musicali arricchiti da canti etnici, rielaborati al campionatore, che sembravano captati dalle frequenze d’una radiolina travolta dalle macerie. Un crescendo ritmico che assecondava perfettamente la visione di quei crudi fotogrammi in bianco e nero” (parole da un articolo di Fausto Cicciò).

Come anticipato da questo articolo, l’8 dicembre 2023 è stato  nuovamente proiettato, sempre all’interno del Messina Film Festival, questo cortometraggio, anche questa volta con le musiche pensate da Battiato 25 anni prima. La composizione dovrebbe avere come titolo “Partitura audiovisiva per un paesaggio di macerie“, e, come scritto da Patrizia Danzè in un suo articolo del 9 dicembre 2023 per La Gazzetta del Sud: “È la voce di Manlio Sgalambro che in apertura ammonisce sulla «necessaria etica della catastrofe, sul compito morale di spiegare alla gente che deve aver paura per ritrovare solidarietà e reciproca compassione». Poi, insieme ai fotogrammi tremolanti dell’orrore, scorrono i suoni eccezionali di Battiato che simulano quelli sinistri della distruzione, boati, stridori, e sibili, ululati, grida di morte, e in conclusione, in forma di preghiera, frammenti di Genesi, la prima opera lirica di Battiato.


Di questa colonna sonora non circola alcuna registrazione, anche se, evidentemente, ne esistono delle registrazioni. In particolare dovrebbero averla anche i curatori dell’evento,  l’Associazione culturale Milani (la cui eredità è stata raccolta dall’associazione La Zattera dell’arte). Confidiamo che prima o poi vengano rese pubbliche e commercializzate.

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